INTER A MANETTA, MILAN INDIFESO

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SERIE A –

Il focus settimanale sulla Serie A non può che partire dall’Inter, capolista a suon di gol e largamente la squadra più forte delle 20 che animano il nostro campionato aldilà dei 9 punti di vantaggio. I nerazzurri, che hanno già rinforzato le fila della prossima stagione con Taremi e Zielinski, non hanno punti deboli e a Lecce andranno per il 22esimo clean sheet stagionale in tutte le competizioni. Con 10 successi e 2 soli pareggi, la Formula 1 targata Inzaghi è pure l’unica imbattuta in trasferta. La conquista della seconda stella non ha più quota e attenzione, l’inter si sta prendendo anche il palcoscenico di Champions come dodici mesi fa tanto che l’alzata del trofeo dopo l’andata con l’Atletico è stata limata da alcuni providers a 15.00. Mercoledì ci sarà il recupero contro l’Atalanta e vedremo qualche rotazione.Nelle ultime settimane Max Allegri ha avuto più soddisfazioni dai suoi purosangue da corsa che dalla Zebra, di fatto la Juve ha mollato la rincorsa alla vetta dopo aver perso la finale scudetto a San Siro. Bianconeri che trovano fra i piedi un’altra piccola dopo Empoli, Verona e Udinese, quel Frosinone che con gli juventini Kaio Jorge e Soulè potrebbe tentare qualche scherzetto. Secondo ko consecutivo per il Milan, che sabato ha preso un poker storico dal Monza e giovedì ha perso a Rennes, 3-2 indolore per il passaggio in Europa League ma comunque stiamo parlando di 17 reti incassate nel ’24, troppe davvero. Il terzo posto rossonero è ancora al sicuro ma se il Diavolo non dovesse fare punti nel big match contro l’Atalanta si ritroverebbe la Dea a sole 4 lunghezze e con quel Bologna là che continua a stupire in chiave Champions la banda di Pioli deve stare sul pezzo. L’Atalanta ha vinto gli ultimi due incroci in campionato e in Coppa Italia e di fatto ha tutti gli uomini per allungare la serie positiva contro il Milan.Roma e Lazio stanno salendo, merito certo di De Rossi da una parte e di un Sarri più concreto dall’altra. Pollice su anche in Europa con i giallorossi passati dai rigori per piegare il Feyenoord e la Lazio capace di battere il Bayern in Champions. Giovedì i biancocelesti hanno poi battuto il Toro nel recupero sfruttando giusto le uniche due occasioni che i granata hanno lasciato lì. Entrambe le romane in campo lunedì con due scontri da Conference proprio contro Torino e Fiorentina. Al terzo tentativo – leggi panchina – il Napoli sembra aver ritrovato un minimo di qualità e morale. Con Calzona in regìa il Ciucciobello ha fermato il Barcellona in Champions e cerca immediata conferma a Cagliari. Osimhen è tornato al gol buttandosi alle spalle la delusione della Coppa d’Africa e da qui in avanti deve essere l’uomo per riattaccare la spina. Per il resto applausi al Monza, che grazie a Palladino si sta facendo un’altra gran bella corsa in Serie A, e al Genoa, non molto costante ma sempre tosto nel fortino di Marassi. Pane duro per tutti gli altri, chi più chi meno risucchiato in zona pericolosa. Dal Lecce compreso in giù sono in otto a contendersi la salvezza e la sorpresa è trovare terzultimo il Sassuolo, che dopo aver venduto praticamente tutta l’argenteria di famiglia dovrà giocare ogni 90′ sudore e lacrime.

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